Ricordiamo le indicazioni per la formazione di gruppi familiari.
– Il gruppo familiare è un’esperienza semplice e concreta, a dimensione di casa, alla quale invitare. Anche senza impegno, solo per vedere e sentire. Dove una relazione scorre sotto, in superficie tutto è più semplice. Dove non giunge la convinzione giunge la fiducia. Una coppia di sposi dice: “La nostra casa è aperta anche per te. Vieni, sei il benvenuto”. La famiglia che evangelizza avvicina le persone a sé, per avvicinarle a Cristo. La casa degli sposi cristiani, fin dal primo giorno, è casa di Cristo.
– Il gruppo non è fine a se stesso ma è un ponte verso la comunità.
– Il gruppo familiare appartiene alle scelte formative della comunità, non a quelle operative. Per questo non è mai opportuno chiedere ad un gruppo familiare che si prenda carico di un’attività pastorale specifica, fosse anche di tipo familiare.
– I gruppi familiari aggiornano nella comunità le pagine della nuzialità, continuando a riscriverle nell’attualità e nella quotidianità; rilanciano la proposta della bellezza e della grazia del matrimonio; raccontano alle nuove generazioni il desiderio di seguire il Signore Gesù, maestro e sposo; sono testimonianza di un cammino di santità per tutti; accompagnano la Parrocchia
alla ricerca di uno stile più familiare per tutto ciò che fa; vivono nelle case dove vive tutta la gente; hanno il fascino del lievito più che la visibilità della lampada. Per tutto questo la loro misura ideale è quella della casa.
– I gruppi sono a servizio della spiritualità del matrimonio per le coppie che aderiscono, per questo è bene ci sia un tempo per la coppia e un tempo per il confronto in gruppo.
Sono sempre disponibili gli strumenti prodotti negli scorsi anni sul nostro sito.