Sinodo della Chiesa: il contributo del cardinale di Lussemburgo. La Chiesa deve cambiare, rischiamo di parlare a un uomo che non c’è più.
In una lunga intervista a L’Osservatore Romano https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2022-10/cardinale-hollerich-intervista-osservatore-pastorale-sinodo.html il presidente dei vescovi europei richiama alla necessità di un cambio di passo della pastorale, affinché il vangelo parli ancora agli uomini e alle donne di oggi. Molto interessanti i richiami al matrimonio e alla famiglia, il rilancio del tema della vita, il dialogo con i giovani e all’attenzione a non discriminare nessuno, non solo per il genere, ma anche per etnia, provenienza, ceto sociale… Particolarmente significativi due passaggi su chi vive un diverso orientamento sessuale e una relazione con una persona dello stesso sesso: “Qualunque sia l’origine e causa del loro orientamento sessuale, di certo non se lo sono scelto. Non sono «mele guaste». Sono anche loro frutto della creazione. E in Bereshit si legge che ad ogni passaggio della creazione Dio si compiace del suo operato dicendo «..e vide che era cosa buona». Ciò detto voglio essere chiaro: non penso che ci sia lo spazio per un matrimonio sacramentale tra persone dello stesso sesso, perché non c’è il fine procreativo che lo caratterizza, ma questo non vuol dire che la loro relazione affettiva non abbia nessun valore… Se rimaniamo all’etimologia di “bene—dire”, pensate che Dio possa mai “dire—male” di due persone che si vogliono bene? Mi interesserebbe di più discutere di altri aspetti del problema. Per esempio: la crescita vistosa dell’orientamento omosessuale nella società da cosa è determinata? Oppure perché la percentuale di omosessuali nelle istituzioni ecclesiali è più alta che nella società civile?